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Perchè NO alla Valdastico


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L’autostrada della Valdastico è inutile e dannosa! Non porta alcuna ricchezza al Trentino e rischia di aggravare ulteriormente la situazione del traffico in Valsugana.

Non si giustifica economicamente

Col passaggio di 6.000 veicoli al giorno è nettamente al di sotto della soglia minima necessaria per giustificare un’opera di queste dimensioni.

Inquina
La prevista centrale di depurazione di Besenello emetterà 450 metri cubi al secondo di fumi trattati ancora inquinanti, che andranno ad aggiungersi a quelli degli oltre 22.000 veicoli in transito sulla A22 del Brennero.

Distrugge zone agricole di pregio
Saranno sacrificati 25 ettari di terreno agricolo a Besenello per la creazione degli svincoli e degli annessi servizi.

Grava sulle tasche dei contribuenti
Secondo valutazioni ottimistiche, la Valdastico costerà 3.500 miliardi di vecchie lire, di cui solo il 50% finanziati dalla Società Serenissima Autostrade e dalla Regione Veneto. Il resto toccherà alla Provincia Autonoma di Trento e ai privati.

Imporrà la terza corsia sulla A22
LA Valdastico comporterà la creazione di una terza corsia sull’Autobrennero tra Rovereto e San Michele, con grave danno ambientale per la Vallagarina, per la valle dell’Adige e per la Bassa Atesina.

Non risolve i problemi della Valsugana
I dati dello studio TPS confermano che la statale della Valsugana genera traffico essenzialmente locale. Dai 6.000 veicoli al giorno che transitano per Grigno, si passa ai 15.000 di Levico fino ai 36.000 di Civezzano. La maggior parte del traffico dunque, si genera tra Pergine e Trento.

Esclude il Trentino dal vero sviluppo economico
LA Valdastico ridurrebbe il Trentino ad una sorta dki immensa periferia della pianura Padana. I camion provenienti da Veneto verrebbero caricati su ferrovia all’interporto di Trento, con inevitabili ripercussioni sul traffico locale e sull’inquinamento. Il Trentino rimarrebbe peraltro escluso da una efficiente rete di connessioni ferroviarie con il Nord Europa, dove il trasporto su gomma sarà sempre più penalizzato in futuro a vantaggio della rotaia.


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